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20 Giugno 2023A gennaio, una circolare del ministero dell’Interno aveva chiesto ai sindaci di non trascrivere automaticamente i certificati di nascita dei figli nati all’estero con la procreazione assistita o con la gestazione per altri in cui comparisse anche il genitore non biologico. Poi, a marzo, a Milano, il blocco all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali. Ora il caso di Padova. Quali sono i presupposti? E quali i poteri dei sindaci?
La ‘seconda mamma’ non c’è nel diritto italiano. E neppure la possibilità per la donna di assegnare al figlio biologico il cognome della propria compagna. Su questa base la Procura di Padova sta quindi procedendo contro gli atti di nascita dei bimbi figli di due donne, una delle quali madre biologica, conviventi. L’ufficio giudiziario, ad aprile, aveva chiesto al Comune gli atti di tutti i 33 bambini registrati all’anagrafe in questo modo, dal 2017
Atti di nascita impugnati a Padova, il sindaco: “Trascrizioni fatte nell’interesse bimbi”
Il primo caso, quello di una bambina con due mamme registrato nell’agosto 2017 dal Comune, è stato anche il primo ad essere impugnato per illegittimità. La madre, una quarantenne sposata all’estero con la propria compagna, ha ricevuto il 19 giugno la notifica del Procuratore facente funzioni Valeria Sanzari, e l’atto conseguente dell’udienza fissata dal Tribunale Civile all’11 novembre 2023. A ruota, ha spiegato il capo dell’ufficio giudiziario, arriveranno le notifiche di tutte le altre impugnazioni
Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, si dice “sereno e convinto delle scelte fatte”, spiegando che le trascrizioni dei bambini figli di due mamme “sono un atto di responsabilità verso questi piccoli, perché non accetto il pensiero che siano discriminati fin da subito, appena nascono”
Le coppie sposate possono registrare i loro figli alla nascita. Per le coppie omogenitoriali – ad oggi – questo poteva essere fatto solo in alcuni Comuni, prendendo appuntamento con l’Ufficio di stato civile
Non essendoci specifiche leggi, in Italia i primi riconoscimenti, iniziati nel 2014 dal Tribunale per i minorenni di Roma, sono stati realizzati attraverso l’adozione in casi particolari, come ricorda il sito Diritto.it. Le madri intenzionali adottano il loro figlio, partorito dalla compagna o moglie, acquistando diritti e doveri limitati
Nel 2018 la sindaca di Torino Chiara Appendino si è basata su un’interpretazione innovativa della legge 40 sulla fecondazione assistita, e ha trascritto atti di nascita di bambini figli di coppie omogenitoriali. Altri sindaci, come quello di Milano, Beppe Sala (in foto), hanno seguito l’esempio
Ma i sindaci hanno incontrato, negli anni, difficoltà. A gennaio una circolare del ministero dell’Interno – in riferimento a una sentenza della Cassazione di dicembre – ha chiesto di non trascrivere automaticamente i certificati di nascita dei figli nati all’estero con gestazione per altri o procreazione assistita nelle coppie omogenitoriali. A marzo una circolare della Prefettura di Milano ha bloccato la registrazione dei figli di coppie omogenitoriali. Poi stop in altri Comuni
L’iniziativa, ricorda il Corriere della Sera, è appunto del ministero dell’Interno e fa riferimento alla legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita, consentita in Italia solo a coppie eterosessuali
Tornando al caso di Padova, se dopo le impugnazioni della Procura padovana gli atti venissero annullati, soltanto una delle due donne avrebbe i diritti genitoriali
A livello europeo, invece, va ricordato che a marzo 2023 è arrivato il “no” del centrodestra al certificato europeo di filiazione che prevede che la genitorialità stabilita in uno Stato membro venga riconosciuta in ogni altro Stato membro, senza alcuna procedura speciale, che si tratti di figli di coppie eterosessuali, omogenitoriali, figli adottati o avuti con la maternità surrogata dove è consentita
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