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La fecondazione eterologa in Italia si esegue dal 2015, eppure mezza Italia ancora non lo sa

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Sembra assurdo, ma il dibattito sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) in Italia è ancora aperto. Diciamo “assurdo” perché esiste una legge, ormai del 2015, che ne ha sancito la legittimità e quindi il definitivo via libera.

Insomma, lo diciamo a tutti una volta per tutte: la PMA eterologa in Italia si può eseguire. Non solo: è prevista addirittura fra i servizi coperti dal Servizio Sanitario Nazionale.

Un italiano su due non conosce la differenza tra PMA omologa ed eterologa

Eppure, la metà della popolazione italiana dimostra di saperne poco o niente sull’argomento, tanto da pensare, in alcuni casi, che si tratti di una pratica illegale nel nostro Paese, e di non conoscere la distinzione tra PMA omologa ed eterologa. 

Ricordiamo, allora, in breve, che la PMA omologa comprende un insieme di tecniche utilizzate per fecondare in laboratorio gli ovociti della donna con spermatozoi del proprio partner, mentre la PMA eterologa (o ovodonazione) consente alle donne, che non possono avere figli, di ottenere la donazione di ovuli di una donatrice o il seme di un donatore (in caso di infertilità maschile), ricorrendo alla banca del seme.

Ignoranza diffusa o poca consapevolezza diventano ancora più gravi se si pensa che, in Italia, circa il 30% delle coppie è infertile e che la sterilità è in aumento ogni anno che passa.

La parola all’esperto: intervista al dottor Alfonso Maria Irollo

Abbiamo chiesto, a tal riguardo, al dottor Alfonso Maria Irollo, medico ginecologo, specializzato in PMA e Medicina Rigenerativa, nonché proprietario e direttore clinico della Chianciano Salute, uno dei centri di sterilità più importanti d’Italia, come spiega questi numeri preoccupanti.

“Il principale errore, per chi cerca una gravidanza e non la trova dopo sei mesi, massimo un anno, è rimandare il trattamento o fare visite specialistiche da medici o ginecologi non autorizzati o non competenti in fecondazione assistita, che fanno solo perdere, in alcuni casi, tempo prezioso.”

“La sterilità sta aumentando in maniera importante per tre motivi: il primo è che oggi le donne cercano una gravidanza in età sempre più avanzata, intorno ai 35-37 anni, e con l’aumentare dell’età la qualità dell’ovocita tende naturalmente a peggiorare. In secondo luogo, il progresso scientifico consente sì di desiderare una gravidanza anche a donne che in passato sarebbero state impossibilitate a portarla a termine a causa di patologie particolari, come, ad esempio, tumori o endometriosi, ma proprio la presenza di queste patologie rende tutto il processo evidentemente più difficoltoso. La terza causa di infertilità è, invece, ambientale. L’inquinamento e l’uso di pesticidi, che entrano, volenti o nolenti, in contatto anche con sperma e gameti maschili o femminili, possono influenzare le possibilità di ottenimento di gravidanza.”

Meno bonus bebè e più trattamenti di PMA accessibili

Ecco allora, che sorprende la poca sensibilità (o sensibilizzazione) politica al problema nel nostro Paese, che ai bonus economici per le neo-mamme o alle campagne del “fate figli”, forse, dovrebbe spingere su una maggiore accessibilità ai trattamenti di PMA, che rimangono invece limitati, nonostante l’aumento di coppie interessate.

In Italia, infatti, sono pochissime le realtà ospedaliere e ambulatoriali che effettuano trattamenti di PMA, a cominciare proprio dalla Clinica Chianciano Salute, che fu la prima a eseguire la PMA eterologa nel nostro Paese e che oggi si configura come struttura d’eccellenza dove si portano avanti anche tecniche innovative per il settore.

Non solo PMA eterologa, la scienza ci mostra anche strade alternative: rigenerazione ovarica ed uterina

Proprio a tal riguardo, il dottor Irollo, nonostante sia autore di diverse pubblicazioni scientifiche e relatore di numerosi convegni nazionali e internazionali sul tema e, dunque, assoluto sostenitore della PMA eterologa, ci ha mostrato anche come l’eterologa non sia, in alcuni casi, la soluzione ideale.

“L’eterologa ha risolto solo in parte il problema della richiesta di gravidanza di donne sempre più avanti con l’età, in quanto la tecnica eterologa permette solo l’utilizzo di ovociti giovani, ma che poi, una volta diventati embrioni, devono confrontarsi con un utero non più giovane. Senza contare che non tutte le donne accettano l’eterologa.” 

Il dottor Irollo, infatti, che tra le altre cose è l’ideatore, nel 2016, della prima Unità di Medicina Rigenerativa per la PMA in Italia, ci ha quindi indicato alcune tra le terapie che, nella sua esperienza, sono già riuscite a fare la differenza per molte coppie.

“Una valida alternativa ai processi dell’eterologa è la medicina rigenerativa, che studia i meccanismi di rigenerazione cellulare, rallentando e invertendo il processo di invecchiamento e atrofia dell’utero, tanto da essere in grado, con il sapiente utilizzo del PRP, di far crescere nuovi vasi sanguigni e migliorare la qualità dei follicoli nelle ovaie. Senza prendere in considerazione la ricerca sulle cellule staminali, il cui utilizzo è ancora vietato in Italia, si può però intervenire, per ulteriori miglioramenti, con la radio frequenza, che è in grado di aumentare lo spessore dell’endometrio, permettendo un migliore impianto di gameti. Migliorando l’ambiente in cui cresce l’embrione, infatti, aumentano le possibilità di far attecchire l’embrione.”

Altre possibili tecniche innovative sono la dieta nutrigenomica, che migliora la qualità ormonale e l’apparato riproduttivo femminile, o ancora l’ossigeno ozono terapia (H.A.R.O.T.), che incrementa il livello di ossigeno nei globuli rossi, migliorando le performance.”

Ecco, quindi, che scopriamo come le possibilità di sottoporsi alla PMA in Italia ci sono e non sono neanche poche, considerate le varie declinazioni a cui l’innovazione e il progresso scientifico hanno portato.

Clinica Chianciano Salute: l’etica la fa il medico e la struttura lo dimostra

Ciò che rimane indiscutibile è che per effettuare tali trattamenti è assolutamente necessario rivolgersi a professionisti d’esperienza come quelli che compongono l’équipe della Clinica Chianciano Salute, capofila del Gruppo Omnia Salute. 

Il Gruppo non solo è presente in tutta Italia anche con le altre strutture di Roma, Milano, Napoli e Crotone, ma è l’unico gruppo italiano di proprietà di medici e non di fondi economici. Che significa? Che a scegliere l’etica della struttura è il medico che mette il paziente al primo posto e non l’investitore con i suoi interessi economici.

Non è un caso, infatti, che la Clinica Chianciano Salute si distingua per alcune “accortezze” molto apprezzate dalle pazienti e dalle coppie che vi si rivolgono:

• Trattamenti personalizzati: per l’équipe della Clinica i pazienti sono persone, non numeri. Ascolto, empatia e supporto al paziente vengono prima di ogni cosa.
• Struttura convenzionata SSN: tutti i trattamenti di PMA possono essere prenotati con l’impegnativa del medico di base.
• Privato sociale: per chi non può usufruire del SSN, la Clinica prevede la stessa qualità a prezzi comunque accessibili, nell’ordine del 50% in meno dell’onorario standard di altre strutture private e, per tale motivo, è supportato dall’associazione no profit Mondo Fertilità.
• Procedure innovative: la Clinica esegue tutte le più recenti tecniche mediche innovative del panorama italiano ed internazionale: personalizzazione del trattamento, procedure specifiche per i ripetuti insuccessi, rigenerazione ovocitaria e uterina.
• Iter interno: l’intera procedura di accoglienza, diagnosi, valutazione e trattamento della paziente e l’assistenza psicologica avvengono totalmente all’interno della clinica e in tempi brevi e con minori costi..

Uno sguardo dentro la Clinica Chianciano Salute: tutto l’iter step by step

Proprio riguardo a quest’ultimo punto, il Dr. Irollo ci ha spiegato come si possa iniziare un trattamento in circa un mese e mezzo, evitando lunghe liste d’attesa e rendendo il percorso più semplice e meno invasivo possibile per le pazienti o le coppie che si presentano.

“Nel primo incontro esplicativo vengono esaminati i dati anamnestici e si informa la coppia su quale sarà il programma e su quali possono essere le reali aspettative. È un passaggio fondamentale e molto apprezzato dalle coppie, perché spesso queste raccolgono notizie più o meno veritiere e confuse solo da internet, creandosi false aspettative.”

“Nel secondo incontro, si mette in atto l’intero protocollo diagnostico, così da ridurre tempi e costi per la paziente.”

“Nel terzo incontro, procediamo con la valutazione dei dati raccolti e la formulazione di un protocollo terapeutico personalizzato, dando la possibilità di iniziare con il trattamento scelto e affiancando la coppia con un supporto psicologico messo a disposizione dalla struttura.”

“In caso di esito positivo, poi, assistiamo le pazienti nelle prime fasi della gravidanza, affiancandole fino a 6-8 settimane, offrendo un programma terapeutico utile a portare a termine la gravidanza con successo.”

L’albero della vita della Clinica Chianciano Salute

Insomma, la Clinica Chianciano Salute e il Gruppo Omnia Salute sono la dimostrazione concreta che non solo la PMA è una possibilità reale e possibile nel nostro Paese, ma anche che nell’intero percorso, spesso emotivamente difficile per le pazienti e i relativi partner, si può contare su personale, tecnologie, esperienze e un’organizzazione tali da renderlo più semplice, meno traumatico.

“La riprova” ci conferma e conclude il dottor Irollo “è data dalle nostre ex-pazienti ogni giorno. Sono loro le prime a volerci far conoscere il risultato del nostro lavoro. Durante la gravidanza e dopo il parto, rimangono in contatto con noi, portandoci a conoscere il loro miracolo e inviandoci foto dei loro bambini e dediche affettuose. Sono così tante che a Natale abbelliscono il nostro albero, regalando speranza e certezze a tutte le coppie.”

FONTE TODAY.IT