Pma, Mammì (M5S): “Garantire sempre il diritto alla genitorialità”
20 Novembre 2020
Il “giorno più bello” di Danny e degli altri “papà cavallucci”: uomini trans incinti
2 Dicembre 2020
La società moderna con le sue esigenze le sue richieste le sue abitudini sta mettendo a dura prova la fisiologia e la biologia dell’essere umano e soprattutto della donna. Lo stile di vita il lavoro le relazioni sociali e affettive richiedono un organismo sempre più in forma, esteticamente sempre più valido e in grado di poter rimandare o prolungare nel tempo alcune attività dell’essere umano quale la procreazione o il creare una coppia e viverla sentimentalmente e sessualmente nel migliore dei modi. Ahimè l’organismo non può tenere il passo a queste esigenze, l’invecchiamento e la graduale riduzione delle funzioni dei tessuti e degli organi non permettono alla donna di prolungare quella fase della vita, conosciuta come gioventù, per cui necessariamente bisogna rinunciare a qualcosa: carriera o figli, piacere, successo o famiglia. La medicina rigenerativa non è la fonte dell’eterna giovinezza, ma è l’unico modo scientifico per rallentare l’invecchiamento, processo prevalentemente legato alla riduzione della capacità delle singole cellule di autoripararsi, rigenerarsi e replicarsi.
Il dottor Alfonso Maria Irollo si è avvicinato alla Medicina Rigenerativa in quanto responsabile di uno dei primari gruppi italiani per la diagnosi e la cura della sterilità di coppia: Gruppo Omnia Salute la cui struttura principale è la Chianciano Salute.
La sterilità è una patologia che interessa più del 30% delle coppie e una delle cause principali è l’età sempre più avanzata delle donne che cercano il primo figlio. La liberalizzazione delle tecniche eterologhe per un momento ha dato la sensazione di essere un’importante risposta rimedio all’età avanzata ma un utero non più giovane e quindi meno ricettivo e il desiderio di donne over 40 di provare una gravidanza con il proprio ovocita ha spinto il dottor Irollo ad incrementare gli studi e gli sforzi per marginare tale patologia.
Tutto ciò lo ha portato a diventare responsabile della prima Unità di medicina rigenerativa per la P.M.A. e i successi di tale terapia sul benessere dell’organismo femminile hanno fatto sì che tale medicina affrontasse anche le problematiche delle difficoltà dei rapporti sessuali, incontinenza, fino a interessare anche la sfera estetica dei genitali esterni e dell‘intera persona.
Cardini della medicina rigenerativa applicata all’organismo femminile sono il P.R.P. e l’OVOSKILL che affiancano superandoli di gran lunga l’Ossigeno Ozonoterapia, le diete mima digiuno, gli antiossidanti endovena (DRIP iv), l’attività fisica e il corretto stile di vita.
lI P.R.P. (Platelet Rich Plasma – Plasma Ricco di Piastrine ) è un prodotto di derivazione ematica autologa, ovvero il concentrato piastrinico deriva dal proprio sangue, non ci sono pertanto rischi di intolleranze, di allergia o di rigetto.
Il razionale terapeutico d’uso deriva dal fatto che le piastrine, di cui il P.R.P. è ricco, rilasciano fattori di crescita, citochine e proteine in grado di promuovere la riparazione tissutale, di modulare i processi infiammatori e di incentivare la neoformazione di vasi sanguigni e richiamare cellule staminali. Tutto ciò porta alla rigenerazione e quindi al rallentamento dell’ invecchiamento e ripristino delle funzioni.
Il P.R.P. quale presidio terapeutico rigenerativo, viene adoperato in ginecologia a livello ovarivco per l’nsufficienza ovarica, ridotta riserva follicolare, menopausa precoce familiare, insufficiente qualità e quantità ovocitaria in programmi di PMP (IVF). UTERINO: atrofia/ipotrofia dell’ endometrio, endometriti. VAGINALE /VULVARE : per la risoluzione dei problemi funzionali ed estetici derivanti dall’atrofia/ipotrofia o cattivi esiti cicatriziali.
Il trattamento è ambulatoriale, in sedazione leggera o in anestesia locale e prevede 4 fasi: (1) prelievo ematico, (2) Centrifugazione con particolare dispositivo, (3) Separazione, (4) inoculazione della sede che si vuole rigenerare. I benefici si evidenziano dopo pochissime settimane. In genere è necessario un richiamo dopo 6 mesi, 1 anno. “Ad oggi presso la nostra struttura, tra le poche ad essere autorizzate e prima per complessità dei casi eseguiti, moltissime sono le donne che hanno tratto benefici importanti in termini di gravidanza” – ha spiegato il dottor Irollo.
OVOSKILL è la rigenerazione dell’ovaio mediante l’impiego di cellule staminali. Le indicazioni sono le stesse del PRP. Anche in questo caso l’impiego può essere rivolto all’intero apparato genitale e a tutto l’organismo. L’utilizzo delle cellule staminali è un pò più limitato per la maggiore complessità del trattamento ma ha effetti più duraturi ed inoltre permette di creare una riserva di cellule da utilizzare all’occorrenza anche in fasi diverse della vita. Le cellule staminali vengono recuperate dal tessuto adiposo aspirato in genere dall’addome. Laboratori attrezzati isolano le cellule staminali dal tessuto adiposo e le mettono in cultura. Dopo circa 3 – 4 settimane e varie replicazioni si raggiunge una quantità di cellule staminali indifferenziate pronte per l’uso e crioconservabili. Tali cellule, in sedazione o in anestesia locale, vengono inoculate nei tessuti o negli organi da rigenerare opponendosi al processo di invecchiamento e deterioramento degli organi e tessuti.
La sempre maggiore esperienza in tale campo sta producendo progressi e successi terapeutici sbalorditivi tali che far ritenere che nel prossimo futuro le metodiche rigenerative saranno il cardine principale di ogni trattamento medico.
Articolo integrale, un’edizione ridotta è pubblicato sulla rivista Platinum allegato dicembre 2020 del Sole 24 Ore
Articolo di Anna Laudati
