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Procreazione assistita garantita dallo Stato, esultano le coppie siciliane

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«Finalmente sono finiti i viaggi della speranza e la mobilità passiva. Certamente c’è ancora molto da fare, ma è fondamentale avere raggiunto il traguardo per cui ci siamo a lungo battuti, ossia l’attivazione del Livello Essenziale di Assistenza che, dal primo gennaio 2024, garantirà alle coppie di accedere alla riproduzione medicalmente assistita a carico del sistema sanitario nazionale, senza discriminazioni tra le varie Regioni. Abbiamo vinto una battaglia trentennale, condotta in prima linea dall’Associazione Hera, insieme ad altre associazioni come Cittadinanzattiva e con l’apporto della Corte costituzionale. Una grande conquista e una svolta storica».

Lo afferma il ginecologo Antonino Guglielmino, fondatore della Società Italiana di Riproduzione Umana e membro del Consiglio di Presidenza, in occasione del lancio del congresso intitolato appunto “L’accesso e le controversie nei percorsi diagnostico-terapeutici delle coppie infertili”, in programma a Siracusa. Un evento reso importante sia dalla tematica, sia perché riunisce per la prima volta le competenze multidisciplinari degli addetti ai lavori di Sicilia e Calabria, dai medici di medicina generale a quelli dei centri di riproduzione, insieme ad andrologi, biologi, genetisti, giuristi, ostetriche, psicologi..

Oltre al convegno nazionale, va posto in rilievo che Siru pianifica annualmente i convegni regionali o, come in questo caso, interregionali, per una più diffusa azione che si estende al Nord, al Centro e al Sud a 360 gradi. È in quest’ottica che, sin dalla sua nascita, la prestigiosa società scientifica si è prefissa l’obiettivo di diventare punto di riferimento per gli operatori della medicina e biologia della riproduzione, per le istituzioni sanitarie locali e nazionali e soprattutto per le coppie.

Il fitto programma, articolato in tre giorni, s’iscrive in una nuova e auspicata cornice. I pazienti di tutta l’Italia non saranno più indotti a migrare nelle altre Regioni o all’estero. In Sicilia, l’ultimo piano sanitario indicava che quasi il 40% delle coppie cercavano fuori dall’Isola soluzioni economicamente più convenienti a carico del sistema sanitario. Grazie ai Lea, ogni coppia potrà ora usufruire fino a sei trattamenti di fecondazione omologa e altrettanti di eterologa. E ciò per dare una chance sostenibile a tutti gli aspiranti genitori, con il solo limite di età di 46 anni per la donna.

FONTE ARTICOLO https://www.direttasicilia.it/