Medicina rigenerativa e sterilità di coppia
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L’endometriosi è una patologia in continuo aumento, caratterizzata dalla presenza di endometrio al di fuori dell’utero” – ha dichiarato Alfonso Maria Irollo, medico ginecologo specializzato in sterilità di coppia e Medicina Rigenerativa, direttore dell’Unità di Medicina Rigenerativa presso Chianciano Salute. “Tale tessuto subisce le modifiche ormonali causando piccoli spotting ematici, infiammazioni, aderenze, con danno alla qualità della vita del paziente. L’endometriosi influenza negativamente la fertilità, riducendo la quantità e qualità degli ovociti, provocando la formazione di aderenze e flogosi a livello tubarico con conseguente alterazione della pervietà e funzionalità delle tube. Agisce negativamente sull’impianto embrionario in quanto altera l’equilibrio tra citochine antinfiammatorie e infiammatorie a favore di quest’ultime, riduce l’ossigenazione uterina ed infine influenza negativamente il microbiota intestinale inducendo uno stato di disbiosi che mal si abbina con le capacità di procreazione. Attualmente i trattamenti terapeutici prestano attenzione solo al miglioramento della qualità della vita e non alla fertilità. E’ auspicabile che tutti, come avviene presso le nostre strutture, tutelino la fertilità delle donne affette da endometriosi. Le modalità di riferimento sono la crioconservazione degli ovociti non appena viene diagnosticata la patologia e in caso di ritardo, il ricorso alla medicina rigenerativa che con l’impiego del PRP e OssigenoOzonoterapia ( H.A.R.O.T.) è in grado di recuperare la quantità e la qualità degli ovociti, ridurre i processi flogistici e favorire spontaneamente o nei programmi di PMA il concepimento” – ha concluso Irollo.
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Articolo pubblicato su Il Messaggero
