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22 Novembre 2022Secondo la cantante 38enne, l’emancipazione delle donne passa anche attraverso l’indipendenza riproduttiva
emancipazione delle donne passa anche attraverso l’indipendenza riproduttiva. Lo ha gridato a gran voce la modella Bianca Balti qualche settimana fa, quando ha annunciato di aver conservato gli ovociti. E lo ribadisce oggi Emma Marrone, che giudica l’Italia un paese retrogrado in merito al diritto della donna di riprodursi autonomamente, senza la presenza di un compagno. “Non siamo libere di gestire il nostro corpo” denuncia l’artista salentina, “e questa è una violenza”.
Nella parole di Emma, 38 anni, c’è rabbia. “Viviamo in un Paese in cui una donna per avere un figlio da sola deve andare all’estero perché la fecondazione assistita non è prevista”, aggiunge. “Non puoi andare dal tuo ginecologo a chiedere il seme di un donatore perché vuoi un figlio. Nemmeno quando hai quarant’anni e sai benissimo che l’amore della tua vita non lo troverai presto”. Single da tempo, Emma non annuncia ufficialmente una relazione dai tempi in cui ha chiuso quella col ballerino e conduttore Stefano De Martino, ormai quasi dieci anni fa.
“Ho conservato tessuto ovarico”
Poi il riferimento alle donne malate di cancro. Un riferimento non casuale, se si pensa alla neoplasia all’utero e alle ovaie che aveva colpito l’artista stessa. “Quante donne perdono la fertilità a 40 anni per la leucemia e non c’è un medico che spiega loro la conservazione degli ovuli?”, dice ancora. “E cosa ti rispondono? Se Dio non lo vuole, allora non va bene. Ma perché io devo andarmene in Spagna a fare questa cosa e non posso farla nel mio Paese?”. “Io ho conservato il tessuto ovarico – conclude – Mi infervoro su questi argomenti perché conosco tante donne che si sono dovute trasferire all’estero per concepire un figlio da sole. Perché qui bisogna essere costrette a fare un figlio solo con un uomo? In Italia, poi, un uomo studia e può raggiungere una posizione di potere, una donna fatica il doppio e viene messa in dubbio alla prima maternità. Questa, ripeto, è violenza”.
Bianca Balti: svincolare la maternità dalla relazione con un uomo
Un appello che fa eco a quello di Bianca Balti, modella lodigiana e musa di Dolce e Gabbana, che settimane fa ha annunciato di aver decido di conservare gli ovociviti “per diventare mamma al momento giusto”. Dopo due figlie, Matilde e Mia, avuti da due ex partner, la 38enne italiana – che al momento vive a Los Angeles – ha voluto così “svincolare il sogno di maternità dagli umori di una relazione”. “L’indipendenza di cui io avevo bisogno era quella riproduttiva. Così un anno fa optai per congelare gli ovociti”, ha spiegato. Dietro la sua decisione, anche la prevenzione: Balti si è scoperta infatti portatrice di una mutazione del gene BRCA1, che predispone allo sviluppo del tumore ovarico: “La rimozione preventiva di ovaie e tube a cui mi sottoporrò questo autunno impedirà lo sviluppo di un tumore ovarico, ma con esso anche la possibilità di rimanere incinta in modo spontaneo”, ha precisato.
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