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Il numero di gemelli sulla Terra non è mai stato così alto. I motivi? Il ricorso alla fecondazione assistita e l’età delle madri.

Se avete avuto questo sospetto osservando le famiglie di amici, non vi siete sbagliati: il numero di nascite gemellari è il più alto di sempre. Secondo un’analisi pubblicata su Human Reproduction, dagli anni ’80 ad oggi il tasso di nascite gemellari è aumentato di un terzo, passando da 9 a 12 su 1.000: nel mondo, oggi, ci sono 1,6 milioni di gemelli – un bambino ogni 42 nati ha condiviso l’utero con almeno un fratello.

«Le percentuali di gemelli sono più alte ora di quanto non lo siano mai state in 50 anni. Sono probabilmente le più elevate di sempre», commenta Christiaan Monden (Università di Oxford), che ha analizzato i dati sulle nascite di gemelli in 165 Paesi, dal 1980 al 2015. Oggi la medicina consente di monitorare più attentamente i rischi per la salute nelle gravidanze gemellari considerate a rischio, e anche il tasso di sopravvivenza alla nascita dei gemelli si è notevolmente alzato.

L’aumento più significativo si registra tra gemelli eterozigoti, ossia diversi, nati da due spermatozoi e due cellule uovo. Le cause dell’alta percentuale di fratelli nati dalla stessa gravidanza è attribuibile soprattutto alla diffusione delle tecniche di procreazione assistita (fecondazione assistita o in vitro). Le stimolazioni ormonali possono indurre le pazienti a produrre due cellule uovo alla volta, e alcune cliniche possono decidere di trasferire nell’utero due o più embrioni simultaneamente, per avere maggiori probabilità che almeno uno attecchisca e sopravviva.

Poiché però queste gravidanze comportano rischi aumentati di parti prematuri e basso peso alla nascita, in molti Paesi questa pratica è sconsigliata, e alle cliniche viene raccomandato di trasferire un embrione per volta. Ecco perché potremmo trovarci ora al picco di nascite gemellari, e in futuro questo tipo di gravidanza potrebbe essere un po’ meno comune.

Un’altra ragione è l’età più avanzata in cui si mette su famiglia nei Paesi a medio ed alto reddito: perché con il passare dell’età per le donne è infatti più probabile produrre due cellule uovo per ciclo. Infine, a livello globale c’è da considerare l’incremento della popolazione africana, nella quale, probabilmente per ragioni genetiche, il tasso di nascite gemellari è da sempre più elevato: negli anni ’80 la frequenza di gemelli tra i nuovi nati dell’Africa subsahariana era doppia rispetto a quella del Regno Unito, per fare un esempio, anche se, come abbiamo visto, i Paesi occidentali hanno “recuperato terreno”.