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Sono moltissimi e svariate le applicazioni in medicina estetica. Vediamo quali

Dell’ozono si parla molto a proposito del temuto “buco dell’ozono” che ci sovrasta, ma del suo uso in campo medico se ne discute meno. Eppure l’ossigeno-ozono è una terapia molto valida con molteplici applicazioni, senza effetti collaterali. Ricorrono all’ossigeno-ozono terapia diverse celebs, tra cui: Nick Nolte, Pam Anderson, Kirstie Alley e il nostro Massimo Boldi. Una grande sostenitrice della terapia era la Regina Madre, morta all’età di 102 anni e rumours dicono che anche il nipote Carlo ne sia un fan.

COME FUNZIONA
La terapia prevede l’utilizzo di una miscela gassosa di due gas, ossigeno e ozono che, se somministrato alle giuste dosi, permette di curare diverse patologie: dall’acne alle flebiti, dall’ernia del disco alle malattie neurovegetative, dall’artrosi al piede diabetico, ma trova un’ampia applicazione anche in campo estetico: per la cellulite, le smagliature e il ringiovanimento cutaneo.

L’ozono fu scoperto nel 1832 da un medico tedesco, Christian Schonbein, che ne descrisse l’odore e l’elevata capacità ossidante, ma è negli anni Ottanta, che un medico italianoCesare Vergascoprì gli effetti benefici della miscela di ossigeno-ozono sulle patologie discali. La terapia viene utilizzata da anni in diversi paesi del mondo – in alcuni è anche erogata dal Sistema Sanitario – e in Italia viene praticata da oltre 2500 medici.

«Questo trattamento non è una terapia alternativa ma una pratica medica, naturale, biologica ed efficace», spiega il professor Marianno Franzini, presidente della Sioot (Società italiana ossigeno-ozono terapia). «A supporto di ciò esistono oltre 2500 diverse pubblicazioni scientifiche che confermano la bontà del trattamento. Non solo, una ricerca della FDA pubblicata sulla prestigiosa rivista “Science” ha evidenziato come il nostro sistema immunitario produca molecole di ozono per difendersi dalle infezioni. Per tale motivo la terapia combatte alcune patologie per le quali non c’è una cura gold-standard, come le infezioni da antibiotico-resistenza, la stanchezza cronica e la fibromialgia. Inoltre l’ozono terapia rappresenta il trattamento risolutivo per il 97% delle ernie discali e delle protrusioni discali». La Sioot raccoglie i medici che praticano questa metodica, coordinandone le attività e predisponendo protocolli specifici. Per eseguire la terapia, infatti, occorre aver seguito un master universitario e frequentare almeno una volta all’anno un corso di aggiornamento.

LA SUA APPLICAZIONE IN MEDICINA ESTETICA
«L’ozono terapia è molto indicata nel trattamento della cellulite dato che ne combatte le causemediante tre meccanismi d’azione: esercita un’azione idrofoba, cioè scinde gli acidi grassi lunghi, riattiva la circolazione veno-linfatica ed elimina il ristagno dei liquidi attraverso le urine», spiega Maria Teresa Baldini, chirurgo estetico a Milano, Forte dei Marmi e Roma. «La sua applicazione è semplice e indolore. Si aspira da un’apparecchiatura certificata una miscela di ossigeno-ozono che viene somministrata con microiniezioni sottocutanee nelle gambe. Alla fine del trattamento è consigliato bere mezzo bicchiere di acqua ozonizzata per intensificarne l’azione. Sono consigliate circa 10/14 sedute con cadenza bisettimanale per ottenere dei buoni risultati.

È anche indicata per ridurre le borse sotto gli occhi, due/tre microiniezioni per borsa riducono il gonfiore». L’ozono terapia ha una potente azione antiage e stimola la rigenerazione cellulare, poche sedute rendono la pelle più elastica e tonica. Èanche consigliata in giovane età, a livello preventivo, dato che riduce lo stress ossidativo e quindi la formazione delle piccole rughe.

«Per una sferzata rigenerante a tutto l’organismo e per potenziare la risposta antiossidante, si può ricorrere all’autoemoterapia (o GAET), messa a punto in Germania, ma ormai diffusa in tutto il mondo – continua la specialista -. La miscela gassosa, in concentrazioni calibrate, viene messa a contatto con del sangue prelevato dal paziente che viene attivato con ossigeno-ozono e poi reinfuso. È un trattamento non invasivo e privo di effetti collaterali. Per ringiovanire visocollo e décolleté, invece, si eseguono delle microiniezioni della miscela nelle zone da trattare. È consigliato un ciclo di una/due sedute settimanali almeno per un mese. Il costo? Molto inferiore rispetto a quello di un filler, il risultato è molto naturale e persiste nel tempo perché viene stimolata la produzione naturale di collagene».

Info: Società Scientifica di ossigeno-ozono terapia, www.ossigenoozono.it

Articolo di vogue.it