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Fine vita, aborto, fecondazione assistita e disabilità. Ecco le prossime proposte alla politica dell’Associazione Luca Coscioni

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Se ne è parlato al XVII Congresso dell’Associazione. Dalla legalizzazione dell’eutanasia alla rimozione degli ostacoli quando l’editing genetico si sarà dimostrato sicuro ed efficace. E ancora, dalla denuncia degli ostacoli alla prescizione della cannabis terapeutica al monitoraggio della corretta applicazione della legge 40 come modificata dalla Corte Costituzionale, fino alla campagna “aborto sicuro” per la piena conoscenza ed adeguata applicazione della legge 194.

 

i è concluso Il XVII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni “Per il diritto a godere della scienza”, iniziato in versione online il 25 settembre e terminato il 10 e 11 ottobre con una sessione “offline”. Un’assemblea annuale inedita per la durata e il format imposto dall’emergenza sanitaria, che ha resocontato l’attività della realtà attiva a livello internazionale a tutela del Diritto alla Scienza e alla Salute, partendo dalle più recenti vittorie ottenute nei tribunali in materia di suicidio assistito, fecondazione assistita fino ai diritti conquistati per le persone con disabilità.

Tramite la mozione finale l’Associazione Luca Coscioni ha rilanciato alcune proposte alla politica, utili al perseguimento dei propri obiettivi di riforme di libertà e giustizia sui suoi temi d’azione: Fine Vita, Salute riproduttiva femminile, Disabilità, Cannabis, a anche Biotecnologie verdi e Intelligenza artificiale.

“Anche il più complesso scenario della pandemia deve essere governato senza il ricorso a procedure d’eccezione ma attraverso la condivisione delle informazioni, trasparenza del processo normativo e decisioni basate sulle migliori evidenze scientifiche, atti che possono concorrere in modo molto più efficace al coinvolgimento pubblico di imposizioni repentine e diffuse – dichiara Filomena Gallo, Segretario Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni -.  Anche per questi motivi chiediamo con decisione alle istituzioni ché i piani nazionali per la prevenzione delle pandemie (ma anche tutti i documenti predisposti e mai usati relativamente al dissesto idrogeologico, il riscaldamento terrestre, l’ambiente, gli investimenti alla ricerca, le fonti energetiche e, in generale, tutte le direttive europee o regolamenti delle Nazioni unite che sono restate per anni lettera morta) siano aggiornati e applicati pienamente nell’interesse pubblico anche grazie agli ingenti finanziamenti previsti dai vari piani predisposti dall’Unione europea”.

Legalizzare l’eutanasia, esigendo la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare depositata il 13 settembre 2013, il pieno rispetto della sentenza della Corte costituzionale di parziale legalizzazione dell’aiuto a morire e l’estensione di tale diritto anche a chi non è tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale. Operare per la piena applicazione della legge sulle ​Disposizion​i anticipate di trattamento in tutta Italia a partire dall’effettivo inserimento dei dati nel registro nazionale.

Diritto alla scienza e alla salute
– Proseguire nell’attivazione di ogni strumento possibile per denunciare violazioni dei diritti umani, e in particolare del diritto a beneficiare del progresso scientifico e delle sue applicazioni; in collaborazione con Science for Democracy e le varie reti internazionali di cui l’Associazione fa parte (EU-SAGE e Global Parliamentary Alliance) e le sue implicazioni sulla base degli obiettivi contenuti nella dichiarazione finale del VI Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica del febbraio 2020. Organizzare un appuntamento internazionale il 10 novembre prossimo giornata mondiale per la scienza per promuovere alleanze e sinergie per il pieno rispetto degli obblighi internazionali degli stati relativi al godimento del progresso scientifico. Promuovere una riforma organica del sistema della Ricerca in Italia.

–  Convocare una serie di appuntamenti per discutere delle proposte raccolte negli anni relative al ​Sistema sanitario nazionale che, partendo dalle lezioni apprese durante il 2020 e sulla base di quanto deciso al Congresso del 2017, producano articoli per il dibattito pubblico e proposte di riforme strutturali per spostare il sistema dalle acuzie alle cronicità e alla prevenzione;

– Quando l’editing genetico, mediato da CRISPR-Cas9 e simili, si sarà dimostrato sicuro ed efficace in esperimenti in vitro ed in modelli preclinici e la comunità scientifica sarà concorde nel rimuovere la moratoria alla applicazione clinica del gene editing che coinvolga la linea germinale, individuare azioni per rimuovere gli ostacoli a tali applicazioni e favorire lo sviluppo di sperimentazione cliniche mirate alla cura di patologie rare, gravi e non altrimenti aggredibili ed eventualmente avviare azioni volte a promuovere una riforma della Convenzione di Oviedo;

– Denunciare gli ostacoli alla prescrizione della ​cannabis terapeutica e la permanente mancanza dei prodotti autorizzati su tutto il territorio nazionale; superare il monopolio pubblico della produzione di infiorescenze; promuovere studi medici sulla cannabis, a partire da quella Made in Italy, anche per predisporre sperimentazioni cliniche. Invitare l’Italia a fare tutto il possibile affinché a dicembre 2020 il voto della Commissione Droghe delle Nazioni unite sulla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di ricollocare la cannabis all’interno delle tabelle delle Convenzioni sugli stupefacenti si concluda positivamente; insistere per la calendarizzazione della proposta di legge d’iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis e depenalizzazione di uso e detenzione di tutte le altre sostanze proibite del 2016 e tutte le altre proposte di cittadini e Parlamentari e continuare a partecipare a tutte le altre iniziative antiproibizioniste a livello nazionale e internazionale.

Salute riproduttiva femminile
– Monitorare la corretta applicazione anche a livello regionale della ​Legge 40​ come modificata dalle sentenze della Corte Costituzionale; proseguire la campagna per rimuovere gli ostacoli alla ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali; legalizzare l’accesso alla procreazione medicalmente assistita anche ai single o le coppie delle stesso sesso; legalizzare la gestazione per altri  solidale, e prevedere un rimborso spese per chi dona gameti al pari dei paesi da cui si importano gameti e embrioni per eseguire tecniche in Italia. Lavorare per la riforma corretta dei LEA anche per la parte della procreazione medicalmente assistita affinché siano incluse tutte le tecniche previste dalla scienza. Promuovere una corretta riforma dei LEA anche in materia di Procreazione Medicalmente Assistita includendo tutte le tecniche a carico del Sistema Sanitario Nazionale.

– Proseguire la campagna “Aborto al sicuro” per la piena conoscenza e adeguata applicazione della legge 194 su tutto il territorio e, anche alla luce delle nuove linee guida, continuare a promuovere la diffusione e l’accessibilità del metodo farmacologico della interruzione volontaria di gravidanza nel nostro paese; promuovere un dibattito pubblico e istituzionale sulle indispensabili modifiche della legge 194 emerse dopo 42 anni di sua applicazione, evidenziando i punti di criticità affrontati negli approfondimenti congressuali; continuare la campagna per la contraccezione gratuita, ritenendo tale aspetto uno dei punti qualificanti per il servizio sanitario di un paese che rispetti i diritti della salute riproduttiva.

Biotecnologie verdi
Richiedere il superamento della direttiva del 2001 in materia di ​OGM anche al fine di rafforzare la ricerca in materia di biotecnologie vegetali e in particolare quella che utilizza ​CRISPR-Cas9​ che ha ottenuto il Premio Nobel per la chimica del 2020 da portarsi avanti anche in Italia con sperimentazioni in campo aperto. Fare proprie le raccomandazioni adottate a luglio 2020 all’unanimità dalla Commissione agricoltura del Senato relativamente ad “agricoltura e produzione agroalimentare”.

Disabilità
Intraprendere tutte le iniziative necessarie per la piena attuazione della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità promuovendone l’inclusione nei programmi scolastici di ogni livello e continuando a ricorrere in sede giudiziaria nei confronti di enti pubblici ed esercenti di servizi aperti al pubblico affinché rimuovano le barriere fisiche, percettive e sensoriali​ ​che impediscono il pieno godimento dei diritti fondamentali delle persone con disabilità.

Articolo pubblicato su www.quotidianosanita.it