Coronavirus e fecondazione assistita, la raccomandazione: “Stop alle cure non urgenti” „ Coronavirus e fecondazione assistita, la raccomandazione: “Stop alle cure non urgenti”
19 Marzo 2020Coronavirus e fecondazione assistita, Cnt raccomanda stop cure non urgenti
26 Marzo 2020Abbiamo chiesto al professor Enrico Ferrazzi, direttore dell’unità di Ostetricia del Policlinico di Milano, quali sono i rischi per donne che aspettano un bambino: “Le probabilità di contrarre il Coronavirus sono le stesse. La buona notizia è che il virus non si trasmette dalla madre al feto e neanche attraverso l’allattamento”.
“Non c’è possibilità di trasmissione del Covid-19 tramite la placenta e neanche attraverso l’allattamento” ha dichiarato a Fanpage.it Enrico Ferrazzi, direttore dell’Unità di Ostetricia del Policlinico di Milano. Una buona notizia per tutte le donne incinta preoccupate dal virus che ha messo sotto scacco l’Italia. “E poi fino ad ora, nelle donne in gravidanza che hanno contratto il Coronavirus, l’infezione si è manifestata in forma lieve o media, fortunatamente. Soltanto in un caso su 100mila una donna incinta è stata intubata e in un altro caso, proprio ieri al Policlinico, è stato necessario ricorrere a un cesareo d’urgenza, alla 35esima settimana, perché ci siamo accorti che la paziente stava iniziando ad avere delle difficoltà respiratorie. Ma in generale l’andamento è positivo”.
Coronavirus e gravidanza: quali rischi?
Una donna incinta non ha più o meno possibilità di contrarre il Coronavirus, rispetto alle altre, per questo le raccomandazioni sono quelle di condurre una vita normale, continuare regolarmente i propri controlli e adottare ovviamente le precauzioni igieniche necessarie. “Lavarsi spesso le mani, evitare di uscire se possibile e stare attente anche alla pulizia delle superfici, sappiamo infatti che il virus può resistere fino a 72 ore: queste le indicazioni a cui far sempre attenzione”. E per le donne che manifestano sintomi sospetti è indispensabile ovviamente sempre avvisare il proprio medico o recarsi al pronto soccorso ostetrico quando i segnali appaiano particolarmente gravi. Fermo restando la necessità di fare una valutazione caso per caso, per una donna che al momento del parto abbia l’infezione da Coronavirus in atto si consiglia un parto naturale: “Si raccomanda il parto naturale perché il cesareo espone il bambino a un maggior rischio di trasmissione del virus”. Per quel che riguarda l’allattamento, il rischio di contagio è escluso: “Ovviamente le donne che però hanno l’infezione in corso dovranno evitare di allattare direttamente e dovranno ricorrere al tiralatte”.
Coronavirus e gravidanza: lo studio e le raccomandazioni
A ulteriore conferma di questi dati c’è uno studio del Royal College of Obstetricians & Gynaecologists, che chiarisce proprio che la trasmissione del Coronavirus non risulta avvenire tramite placenta e per questo si può ritenere altamente improbabile anche l’eventualità che il virus causi lo sviluppo sul feto di effetti congeniti. Più pericoloso per le donne in gravidanza è il virus H1N1. “Il virus influenzale, che da settembre a oggi ha causato circa 3000 decessi, ha uno sviluppo particolarmente aggressivo sulle donne in gravidanza. Fortunatamente per quello però esiste il vaccino”. Un’ulteriore raccomandazione riguarda invece lo stile di vita: “Cerchiamo di introdurre nell’alimentazione cibi ricchi di vitamina C, come arance, kiwi e limone, e poi non dobbiamo dimenticare la vitamina D: per quanto possibile, nel rispetto della quarantena, cerchiamo di prendere luce, magari stando sul balcone o alla finestra”.
Articolo pubblicato su www.fanpage.it