Sterilita’ di coppia: “Procedure terapeutiche” – I parte – a cura del dott. Alfonso Maria Irollo direttore clinico della Chianciano Salute PMA
3 Aprile 2020Procedure di fecondazione assistita: come e quando riprendere dopo la pandemia COVID-19
14 Aprile 2020Il Gruppo Chianciano Salute Omnia Fertilitatis, in linea con quanto progettato dalla Societa’ Italiana della riproduzione umana Siru, ha attivato sin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, un supporto psicologico gratuito per le coppie che avevano intrapreso il percorso di fecondazione assistita. Le coppie sono seguite via Skype o Facebook dalla psicologa e sessuologa Rebecca Autorino nell’ambito del “Progetto Ascolta Omnia Salute”.
Dottoressa quali sono gli stati d’animo delle coppie che hanno dovuto mettere in pausa il loro desiderio di maternità posticipandolo alla fine dell’emergenza coronavirus?
Nonostante l’emergenza causata dal Covid-19 ha portato i nostri centri PMA a lavorare diversamente in questo periodo per tutelare la salute dei pazienti, anche lo Sportello d’ascolto sia telefonico che via skype e Facebook continua a sostenere quotidianamente le donne e coppie che chiedono sostegno ed accompagnamento presso la clinica Omnia Fertilitatis di Roma e la Chianciano Salute.
Le coppie stanno reagendo in modi diversi a questa temporanea sospensione dei trattamenti, da quelle che stanno accogliendo l’attesa comprendendo che è importante proteggere la salute ed anzi curare fecondamente lo Spazio ed il Tempo della coppia in questa fase di blocco, a quelle che invece sentono colpa, rabbia o rimpianto per questa forzata sospensione. Anche qui, dinanzi a qualcosa di più grande di noi quale questa emergenza sanitaria, emergono fortemente le differenze tra le risorse dei singoli pazienti e delle coppie, la loro percezione delle situazioni che non si possono controllare e le loro emozioni nell’iter di PMA. Infatti, sta emergendo presso lo Sportello di Video Ascolto, come le coppie che stavano affrontando la ricerca del bimbo con più unione e positività sono quelle che stanno accogliendo meglio ed in modo più “sano” la fase di blocco e chiusura, mentre quelle con già precedente tendenza alla depressione o pregressa storia clinica di abortivita’, patologie pregresse o PMA multiple, sono più angosciate e preoccupate.
Cosa preoccupa di più, la paura di ammalarsi o il dover forzatamente attendere l’avvio della procedura di PMA?
Questo dipende da caso a caso. Se nelle pazienti vi sono pregresse situazioni di ansia da malattia, ipocondria o ansia generalizzata allora la preoccupazione di potersi ammalare é maggiore.
Tuttavia, prevale l’ansia del dover attendere per fare la PMA ed in questo caso un fattore che sta risultando essere comune a molte pazienti é quello dell’età e del Tempo.
In questo iter PMA sappiamo bene che l’età ed il tempo sono una forte preoccupazione per le pazienti in generale.
L’età rispetto alla fertilità ma anche rispetto al SSN che convenziona le PMA entro un limite d’età preciso.
Il tempo é un fattore fortemente considerato presso i nostri centri. Il tempo come la riduzione delle liste d’attesa; il tempo che l equipe cerca di donare a 360^ alle pazienti ed il tempo che le coppie trascorrono lungo il percorso PMA step by step che a volte passa troppo in fretta ed altre sembra non passare mai. Quindi psichicamente ed emotivamente quella che per molti é una “chiusura in casa per evitare di ammalarsi”, per molte coppie diventa angoscia e paura di “perdere tempo prezioso” e di vedere allontanarsi la possibilità di essere genitori.
Nella coppia chi soffre di più per questa situazione la donna oppure l’uomo?
Le donne stanno emotivamente soffrendo di più, soprattutto coloro che avevano già psichicamente programmato e preparato sé stesse all inizio di cure ormonali e visite mediche. Oltre a ciò in questo caso il “mostro” da sconfiggere é sconosciuto, invisibile e potrebbe essere ovunque. Inconsciamente queste sensazioni possono attivare altre emozioni forti di angoscia, paura, solitudine e disperazione che si legano al vissuto di perdita o frustrazione che anche la PMA attiva.
Quante sono le coppie che stanno usufruendo della sua consulenza e del suo supporto psicologico?
Quotidianamente dal lunedì al venerdi molte pazienti stanno venendo sostenute.
Lo Sportello offre consulenze via skype o whats up a tutte le coppie o donne che lo richiedono. Attualmente le richieste sono aumentate anche a causa dell’emotivita’ maggiore ed anche del bisogno di conforto e confronto che molte donne sentono di volere. A questo si unisce l’attività di sostegno reciproco che viene svolta sui nostri gruppi facebook e su messanger in forma privata ed anche la condivisione sugli stessi di attività di rilassamento o condivisione emotiva. Insomma, le donne che sentono il bisogno di aiuto davvero non vengono mai lasciate sole presso le nostre strutture e quando lo richiedono; questa non solo sentiamo che é una grande risorsa ma un’opportunità che ciascuna paziente dovrebbe donarsi poiché non solo ritrova un sostegno nella fatica che appartiene a questo percorso ma si riduce il senso di solitudine e sconfitta laddove la ricerca del bimbo risulta essere un po’ più lunga o faticosa.
Quest’attesa forzata per alcuni versi inquietante rafforza o indebolisce il desiderio e la speranza di diventare genitori?
Il Covid19 e l’emergenza mondiale che stiamo vivendo sta mettendo a dura prova molti di noi. Dai ritmi quotidiani al lavoro o ai progetti di vita, molte coppie sentono di essere in balia delle onde ed in una situazione di ansia e “non consapevolezza” di ciò che sarà. Non bisogna poi tralasciare come le preoccupazioni lavorative ed economiche stanno preoccupando molte coppie e questo implica in qualche modo la progettualita’ dei coniugi.
Questo in qualche modo aumenta le paure e se da un lato ci sono coppie che sperano di veder passare tutto per continuare a lottare con la PMA, dall’altra ci sono coppie nelle quali si stanno facendo strada liti o criticità forse mai espresse prima. Ecco quindi che molte coppie se sostenute possono anche accogliere e generare nuove e più sane dinamiche interne prima di ricominciare la PMA usando questo tempo e questo “dover stare fermi o insieme” come un’opportunità e dono che si stanno facendo.
di Anna Laudati