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Procreazione medicalmente assistita ed endometriosi: da fine anno le cure saranno gratuite

Procreazione medicalmente assistita, screening neonatali, cure per l’endometriosi: solo tre esempi delle cure che da fine anno diventeranno gratuite per gli italiani, grazie ad alcune modifiche apportate all’attività del Servizio Sanitario Nazionale.

Un decreto che fa la differenza

E’ merito di un nuovo decreto approvato nella Conferenza Stato-Regioni, che impone di rendere gratuite le cure essenziali per la procreazione medicalmente assistita (Pma) e per l’endometriosi, già riconosciuta come una malattia invalidante. Il provvedimento entrerà in vigore il 30 dicembre e interviene sulle tariffe di oltre 1.100 prestazioni sanitarie diverse, aggiornando anche i Lea, ovvero i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il decreto punta ad offrire trattamenti innovativi e uniformi su tutto il territorio nazionale grazie ad un investimento di 550 milioni di euro.

Procreazione medicalmente assistita per tutti

Uno dei cambiamenti più significativi riguarda la Pma, la Procreazione medicalmente assistita. Le procedure saranno offerte gratuitamente, in modo da permettere alle coppie che affrontano problemi di fertilità l’accesso a tecniche avanzate, a dispetto delle loro possibilità economiche. Attualmente chi non può affrontare i costi elevati di queste terapie in ambito privato resta escluso dalla possibilità di avere figli.

 

Endometriosi, una malattia diffusa e insidiosa

L’altra novità fondamentale del decreto riguarda l’endometriosi, che colpisce una donna su dieci in età fertile. Le cure e i trattamenti diagnostici per questa patologia saranno gratuiti a partire dal 30 dicembre, in modo tale da migliorare la qualità della vita delle pazienti. Questa patologia, spesso difficile da diagnosticare, comporta dolore cronico e infertilità, ma adesso potrà essere affrontata con strumenti diagnostici innovativi.

Molti i settori coinvolti

Il decreto prevede altre importanti innovazioni. Qualche esempio? La diagnosi e il monitoraggio della celiachia oppure gli screening neonatali, che verranno estesi a patologie come l’atrofia muscolare spinale (Sma), ora non coperte. Non basta. Sono previste agevolazioni per la diagnostica avanzata, inclusa l’enteroscopia con microcamera ingeribile e altre tecnologie di diagnostica per immagini. Anche la radioterapia avanzata sarà garantita a tutti come radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.

Le reazioni al decreto

Secondo il governo si tratta di un intervento importante. Garantire l’accesso a cure all’avanguardia è considerato un elemento di giustizia sociale. Ma ci potrebbero essere dei problemi. Soprattutto l’aumento delle liste d’attesa, visto che l’estensione della copertura gratuita per la procreazione medicalmente assistita e per le cure dell’endometriosi potrebbe determinare un aumento delle liste del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), che sono già sature. Per qualche esperto, inoltre, i costi potrebbero diventare superiori a quelli ipotizzati, con la necessità di trovare risorse aggiuntive specialmente per far fronte alle difficoltà delle strutture sanitarie. Rischi concreti, che però non cancellano l’intenzione positiva del decreto.

Fonte https://quimamme.corriere.it/