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Il metabolismo embrionale emerge come un promettente test non invasivo per il successo della fecondazione in vitro

3d rendered medically accurate illustration of an invitro fertilization

Una nuova ricerca ha evidenziato l’analisi del metabolismo embrionale come potenziale metodo di nuova generazione per la selezione non invasiva degli embrioni nella fecondazione in vitro. Studiando i nutrienti consumati e rilasciati dagli embrioni nei loro terreni di coltura embrionali esausti (SECM), i ricercatori propongono che il profilo metabolico possa integrare strumenti esistenti come la morfologia e la genetica per migliorare i risultati di impianto e gravidanza.

Dal turnover dei nutrienti ai biomarcatori predittivi

La revisione, guidata da AliReza Alizadeh Moghadam Masouleh e colleghi, ha analizzato 49 studi condotti tra il 1989 e il 2024 in 20 paesi, valutando la correlazione tra i sottoprodotti metabolici del SECM e la vitalità dell’embrione. Gli studi hanno esaminato le principali fonti energetiche, tra cui glucosio, piruvato, aminoacidi (AA) e acidi grassi (FA), nonché le firme metabolomiche legate allo sviluppo della blastocisti, all’aneuploidia e al successo dell’impianto.

Sebbene i risultati abbiano costantemente dimostrato che gli embrioni con un potenziale di sviluppo più elevato presentano modelli metabolici distinti, i risultati variano a causa delle differenze nella composizione dei terreni di coltura, nel disegno sperimentale e nei metodi analitici. Undici importanti produttori dominano il mercato globale dei terreni di coltura embrionali, ma le formulazioni dei nutrienti rimangono in gran parte non divulgate, ponendo una sfida importante per la standardizzazione.

Verso la traduzione clinica

Gli autori chiedono linee guida unificate per la rendicontazione degli studi metabolomici, che includano le informazioni minime richieste per gli esperimenti SECM. La standardizzazione della raccolta e dell’analisi dei dati potrebbe consentire l’identificazione di biomarcatori metabolici quantitativi per distinguere gli embrioni euploidi da quelli aneuploidi e quelli di alta qualità da quelli di scarsa qualità.

La revisione sottolinea anche la futura integrazione di approcci multi-omici e di intelligenza artificiale (IA), che potrebbero combinare dati metabolici, genetici e morfologici in sistemi di valutazione embrionale completi e non invasivi.

Riferimento

AliReza Alizadeh Moghadam Masouleh, Poopak Eftekhari-Yazdi, Amin Ebrahimi Sadrabadi, Reza Jafarzadeh Esfehani, Monica Tobler, Sven Schuchardt, Luca Gianaroli, Andreas Schmutzler, Metabolismo embrionale come nuovo test preimpianto non invasivo: turnover dei nutrienti e analisi metabolomica dei terreni di coltura degli embrioni umani esauriti (SECM), Human Reproduction Update. 2025;31(5):405-44.

FONTE https://www.emjreviews.com/