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24 Ottobre 2025Carolina Marconi è tornata ospite da Silvia Toffanin, l’attrice e imprenditrice, che ha superato un tumore molto aggressivo al seno nel 2021, ha raccontato di aver provato a rimanere incinta, purtroppo senza riuscirci.
“Adesso sto veramente bene, ho avuto dei momenti un po’… Però adesso sto bene. I controlli vanno bene, ogni volta è un trauma ma poi mi dicono che va tutto bene, quindi rinizio a respirare. Nel 2022 ho finito tutte le cure e adesso sto continuando con la cura ormonale”, ha rivelato a Verissimo.
Carolina Marconi: i due aborti dopo la fecondazione assistita
Da sempre il desiderio di Carolina è uno: diventare madre. “Volevo darti delle belle notizie, ci ho provato a gennaio: mi hanno sbloccato le cure ormonali, menomale la scienza va avanti, io ho fatto la fecondazione assistita e la prima volta che l’ho fatta sono rimasta incinta. È stato bellissimo perché il primo tentativo è quello più difficile, ma quando abbiamo fatto il test e poi le analisi… Quel giorno mi sentivo piena di gioia, avevo fatto anche un video per ricordarci quel giorno. Però è stato breve perché l’ho perso. È stata dura perché dici: ‘Provo la seconda volta’. Ma la scienza dice che una donna che ha avuto un tumore può provare solo una seconda volta, perché sono molti ormoni, quindi per me fare questa seconda volta è stato difficile. Com’è stato difficile riaffrontare tutto, gli aghi, l’ospedale”.
“Sono rimasta incinta una seconda volta e niente, l’ho perso anche la seconda volta e non mi hanno dato, com’è giusto che sia, un terzo tentativo. È stata dura. Questi mesi è stato diverso… Quando facevo la chemio pensavo a vivere, invece io mi sono buttata giù perché l’ho visto come un fallimento”.
“Ci abbiamo riporvato in modo naturale. ‘Vai a farti le vacanze e poi magari ci sarà un miracolo’, mi disse il medico. E alla fine sono rimasta incinta in modo naturale, ma io sentivo che qualcosa non andava e infatti l’ho perso”, ha aggiunto con dolore Marconi.
“Nessuno ne parla ma è un calvario, la fecondazione assistita è un calvario. Alcune donne ci provano per 5, 6 volte. Ti senti vuota. Io sono arrivata a dire che il percorso della chemio non è stato nulla al confronto”, parole pesanti che però rivelano quanto sia stato difficile.
Il dolore e il senso di colpa verso il compagno
“Io ho chiesto di congelare altri ovuli, ma per farlo dovrei fare una serie di cure e io non avevo più tempo… Mi ricordo quando pregavo il mio oncologo di darmi una terza possibilità… e mi disse di no che devo accettarlo. E lo accetto. È giusto che sia così. Conosco persone che hanno fatto il percorso con me che sono rimaste incinte”, ha aggiunto con dolore.
Ma Carolina si porta dentro anche il dolore e il senso di colpa per non poter rendere padre il compagno, Alessandro Tulli, a cui è legata da 14 anni: “Io ho un grande senso di colpa, è che mi dispiace io penso che se la meriti una famiglia. Io non volevo piangere, però questo è il mio punto debole”. “Sono arrivata al punto di dirgli: ‘Lasciami. Amore te non te lo meriti, ti meriti una famiglia, di diventare papà e io sarei felice per te’. Penso che amare voglia dire anche questo”. Lui però non ha accettato, ovviamente: “E lui mi ha detto: ‘Ma che sei matta? Io non posso vivere senza di te’. E sai che ho fatto: mi sono presa un altro cane, sono la mamma di tre pelosini”.
“Ho toccato il fondo della tristezza perché ho provato la felicità massima. Quando le analisi del sangue hanno detto che ero incinta è stato meraviglioso e poi…”. Adesso sta facendo una nuova cura ormonale e tra due anni, se vorrà, potrà riprovarci. Ma gli anni passano, Carolina lo sa: “Sarò ancora più grande tra tre anni. Ho pensato all’adozione, anche se ce lo danno più grande. Però adesso non possiamo perché non siamo sposati”. E per un altro po’ non potranno convolare a nozze.
Carolina è stata sposata, anche se per poco tempo, e ci sono dei problemi “che però dovrebbero risolversi a breve”.
Il messaggio di Carolina: “Fate la prevenzione, la fertilità non dura per sempre”
“Io visto che ho passato questo periodo difficile della mia vita, voglio dire di fare prevenzione perché la fertilità non dura per sempre. Una deve diventare mamma quando se la sente, però io avrei voluto farlo prima. Io da tanti anni sto con Alessandro, anche prima del tumore, ci abbiamo provato ad avere un bambino, ma non andò. E solo quando abbiamo ammesso che avevamo bisogno di aiuto abbiamo scoperto un’altra cosa… Per questo dico pensateci prima, perché so che è un argomento delicato”.
FONTE https://www.today.it/




